Per ottenere piante più forti resistenti a patologie batteriche e fungine è buona norma impiantare piante innestate.
In commercio le si trova già pronte all’uso,ma per avere cultivar antiche delle quali con amore abbiamo conservato i semi o semplicemente fare più resistenti le nostre piantine,l’innesto,ovviamente lo dobbiamo fare da noi.
Iniziamo.
Mettiamo a dimora i semi,e fare crescere le piante,(a questa pagina spiego come operare)sia il portainnesto che le future marze e aspettiamo che abbiano entrambe il fusto di almeno 3 mm.
Il portainnesto può essere di varie tipologie,
– Piante specifiche,per il pomodoro,le varietà più comuni sono,
– L‘Estamino,
Piu difficili da reperire in ambito amatoriale:
– L’Actimino,
– Il Briomino,
– Il Fortamino,
– il Mozart,
(la differenza tra le varie specie sta nelle resistenze IR e HR,)
– Il Solanum Torvum (in realtà questo viene usato maggiormente per la melanzana)
– Semi di ibridi coltivati l’anno precedente che hanno dimostrato una buona resistenza e una buona vigoria.
– Potrebbe essere usata anche la pianta della patata,ma lo sconsiglio,visto che il ciclo vitale della patata è assai più breve del pomodoro
Consiglio,
Mettere i semi della pianta portainnesto in vasetti oppure in bicchieri di plastica grandi,ovviamente dopo aver praticato almeno un foro per fare drenare l’acqua,verrà più semplice le operazioni future
Strumenti necessari:
-Un cutter con lama piccola e ben tagliente,oppure una lametta da barba divisa in due
-Del disinfettante per sterilizzare la lama,serve a prevenire patologie alla pianta
–Molletta per innesto di cucurbitace o coni in silicone , con relativi tubetti di sostegno (Cliccando sopra i link vedete dove trovarli).
Premessa,per una buona riuscita,portainnesto e marza debbono avere lo stesso diametro.
Prendere delicatamente la pianta che fungerà da portainnesto,praticare un taglio in diagonale di circa 7-8 mm (innesto erbaceo stessa metodologia del spacco inglese semplice ) a 4-5 cm dal bordo terra,senza fare sbavature e senza sporcare in nessun modo il taglio
Fare la medesima operazione alla marza,
Congiungere le parti e applicare la molletta,oppure,dopo avere inserito il cono in silicone sul portainnesto,inserire delicatamente la marza facendola scorrere sino a farla perfettamente combaciare con il portainnesto.
Inserire il tubicino di sostegno nel foro che sostenga il lavoro fatto.
I primi giorni vedrete la marza “soffrire” la vedrete quasi appassire,è normale,non fate nulla,dopo qualche giorno la linfa inizierà a scorrere e riprenderà la sua forma naturale,se ciò non avviene,avete sbagliato qualcosa,le prime volte accade.
Per Melanzana e Peperone la metodologia è identica,salvo il fatto che è consigliabile per :
– Melanzana,come portainnesto il Solanum Torvum è da preferire,in alternativa ibrido di melanzana di comprovata vigoria e resistenza a malattie.
– Peperone,idem alla melanzana come portainnesto,ovvero,Solanum Torvum,Ibrido di melanzana,si può fare anche sui portainnesto per il Pomodoro.
Serve PAZIENZA,CURA e PULIZIA,con questi 3 presupposti associati all’esperienza non ciccherete più un colpo.
Qui potete vedere come fare l’innesto
Buon Lavoro